I volti della follia - Il sito delle idee

il sito delle idee di
Maria Bartocci
il sito delle idee di
Maria Bartocci
Vai ai contenuti

I volti della follia

DISEGNI
Con questo progetto ho voluto ricordare il dolore
dei pazienti nei manicomi dell’Ottocento e del Novecento,
la genialità della follia e le psicosi contemporanee.
Questo è uno stralcio del progetto e del libro che ne è derivato
LA FOLLIA NELL’OTTOCENTO
Nell’ epoca vittoriana i manicomi erano gestiti come istituti di correzione, non solo come luoghi di cura,questo perché non vi risiedevano solo i malati,
i criminali spesso scontavano la pena in manicomio.
Gli istituti venivano usati anche come una sorta di discarica per parenti indesiderati che recavano scandalo alla famiglia.
Il manicomio usò spesso i ricoverati come fonti di reddito, il pubblico pagava per visitare il manicomio come se fosse un circo.
I disegni prendono spunto da vecchie fotografie di pazienti internati nei manicomi

Alcuni disegni a pastello secco su carta
ISTERIA E LOBOTOMIA
Con “isteria” nell’Ottocento si indicava una serie di attacchi nevrotici, particolarmente intensi, che si riteneva colpissero soprattutto le donne.
Dalla fine dell'Ottocento sino a metà degli anni 80 del Novecento i manicomi inflissero torture inaudite ai folli
con la scusa di applicare nuove terapie come la lobotomia e l’elettroshock.
LA FOLLIA NEL NOVECENTO
Ancora nel 900 i manicomi svolgevano prevalentemente una funzione di “contenitore sociale”.
Le terapie applicate erano:
la segregazione in letti di contenzione, la camicia di forza, l’elettroshock, l’insulino-terapia, la lobotomia.
   Con questi trattamenti si curavano:  
depressione, disturbi bipolari, schizofrenia, paranoia, disturbi della personalità.
I disegni prendono spunto da vecchie fotografie di pazienti internati nei manicomi

Alcuni disegni a pastello secco su carta
FRA GENIO E FOLLIA
"se tu scruterai a lungo nell'abisso, anche l'abisso scruterà dentro di te"
                                                                                F. Nietzsche
Dove è il confine tra genio e follia?
Forse il genio è un soggetto non comune, un folle che riesce a controllare in qualche modo la sua mente ed apparire così un soggetto solo bizzarro,
mentre il malato di mente non riesce a farlo ed appare al mondo come una persona disturbata da evitare.
Basta pensare a quanti personaggi storici sono considerati veri e propri geni, ma in realtà nascondo le stesse radici dei folli.
I disegni prendono spunto da dipinti e foto d’epoca
Alcuni disegni a pastello secco su cartone
LE PSICOSI CONTEMPORANEE
Attualmente non ci sono più i grandi folli del passato con tutti i loro immensi dolori.
I nuovi medicinali hanno nascosto la grande follia e il termine è stato sostituito con “instabilità mentale”.
I folli non sono più considerati la voce del divino, o del diavolo, non sono più isolati  perché disturbanti.
   Oggi siamo tutti folli in preda a psicosi.
   La morte non è più una compagna della vita, l’uomo si ritiene immortale e tutte le sue azioni sono in nome della salute fisica.
Alcuni disegni a pastello a olio su cartone telato

Il sito delle idee di
Maria Bartocci

3492882752

Web Designer: Maria Bartocci
Torna ai contenuti